
Mito del Capricorno
L’astrologia si è formata insieme alla “cosmogonia” (significa nascita del cosmo e può indicare la dottrina o il complesso di miti che riguardano l’«origine dell’universo»), che ha elaborato le prime interpretazioni del rapporto tra Terra e Cielo, apparso così pregnante sin dai primi uomini che hanno abitato questa Terra. Essa, dunque, contiene molti simbolismi, legati alla mitologia, che aiutano a scoprire le caratteristiche psicologiche dei nativi dei vari segni.
Il segno del Capricorno é legato alla leggenda di Crono, Urano, e alla capra Amaltea. Urano é sposato con Gea, madre della Terra, che partorisce una nutrita prole, ma il dio odia i figli e, temendo che qualcuno possa detronizzarlo, li fa vivere in caverne. L’ultimogenito, Crono (Saturno) evira il padre, usurpandone il regno. Purtroppo non é meglio di lui e divora i propri figli. Solo Zeus riesce a salvarsi e vive su un’isola nutrito dalla buona Amaltea.
Diventato adulto riesce a riportare l’ordine nel mondo e punisce il padre Crono relegandolo sull’isola dei Beati, dove possa meditare sugli errori commessi. Per riuscire sacrifica l’amata capra, il cui vello gli garantisce l’invulnerabilità.
Molti sono i significati che inquadrano i nativi del segno: la castrazione dei vili istinti (Urano), il tempo (Saturno), la giustizia (Giove) e il sacrificio (Amaltea).
Adesso é molto più chiaro come i tratti del Capricorno, così votato al sacrificio, pieno di volontà e paziente traggano forza ed energia dal loro mito su cui si é formata la loro personalità. Purtroppo Saturno il pianeta governatore del segno, viene letto in forma detrattiva in qualsiasi ambito astrologico in cui forma un quadrato, un’opposizione e una congiunzione (aspetti disagiati).
Immensa forza invece regala il pianeta ovunque ci siano degli aspetti positivi in quanto é pieno di carica energetica, equilibrato, mirato a farti ottenere il successo, pragmatico e rappresenta una parte importante di come viviamo e conduciamo la nostra esistenza.
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