La salute ha la sua fonte al di fuori della medicina. Dipende dall’osservanza di leggi immutabili. La malattia è la conseguenza della direzione di queste leggi. Chi aspira a diventare padrone di sé, sarà un adepto della respirazione profonda. L’aria che respiriamo contiene il combustibile di cui ci serviamo in […]
Il fatto che l’uomo sia composto di energia e che il potere della mente e del pensiero siano la forza più grande a disposizione del genere umano sono verità molto semplici.
Il quarzo trasparente è la pietra guaritrice per eccellenza del mondo minerale anche se le sue doti vanno molto oltre la guarigione perché potenziano le facoltà divinatorie.
Riflessioni di una Maestra di Reiki (che sarei io 😊 ) dopo 16 anni dal suo secondo livello e 6 dal Master, che ho insegnato ancora ieri a una piccola classe. Alla fine del seminario si impara a connettersi con il Divino.
Si scrive con il cuore, Lui sa bene ciò di cui hai bisogno.
Il secondo livello fornisce una tecnica che ti aiuta a utilizzare l'energia in dimensioni non fisiche. Impari a inviare l'energia guaritrice lontano con la "Guarigione a distanza", ovvero la trasmissione di energia luminosa da un soggetto ad un altro che può trovarsi anche distante.
Promuovere la diffusione e l’inserimento del Reiki in ambito ospedaliero e sanitario, in particolare a supporto dell’iter terapeutico del malato oncologico; valutare l’efficacia del Reiki nell’ aiuto dei malati oncologici nel corso delle diverse fasi della malattia e come affiancamento alle cure palliative.
Chiudere gli occhi significa affidarsi alla vita, lasciare andare il controllo, rinunciare a valutare ogni avvenimento dal punto di vista puramente razionale; congiungere le mani all’altezza del cuore ci ricorda l’atto a volte dimenticato della preghiera e ci invita a riconoscere che l’unità è dentro di noi e si chiama Amore: le piante dei piedi ben aderenti al suolo ci ricordano che è sempre bene tenere i piedi per terra, essere presenti anche nel piano materiale e fisico.
Mi sono avvicinata al Reiki, già in quella che chiamo la seconda parte della mia vita, sia personale che professionale e cioè il momento in cui decisi di lasciare andare un appagante mondo di lavoro dipendente nel campo della comunicazione e della pubblicità, per iniziare a lavorare per conto mio da casa vicino ai miei bambini.
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